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2023-01-05 16:52:37 By : Ms. Jannat Mia

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La Lazio frena e cade clamorosamente a Lecce, alla Roma basta invece il rigore di Pellegrini per avere la meglio sul Bologna. Nella ripartenza di Serie A ci sono anche il pareggio dell’Atalanta e la vittoria del Milan, che sbanca l’Arechi con i gol di Leao e Tonali condannando la Salernitana (illusa nel finale da Bonazzoli) alla terza sconfitta di fila. Il fenomeno portoghese, in stand-by sul rinnovo con la società, si rivela sempre più un fattore determinante per la rincorsa del tecnico rossonero. Tre punti vitali in ottica salvezza per la Sampdoria di Stankovic, vittoriosa al Mapei Stadium contro il Sassuolo per 2-1: la buona notizia per Dionisi è il ritorno in rete (su rigore) di Berardi.

La classifica di Serie A

Immobile ha segnato, è entrato nella top 10 dei marcatori all time della Serie A con 189 gol superando tra gli altri anche Del Piero ottenendo però un record dolceamaro. La Lazio di Sarri non ha ingranato perdendo clamorosamente al Via del Mare di Lecce con il doppio colpo firmato da Stefezza (57’) prima e da Colombo (71’) dopo. I cambi nel finale di gara (dentro anche Cancellieri e Romero) non hanno portato a nulla di buono e non sono riusciti a evitare un tonfo clamoroso.

Minimo sforzo e massimo bottino per lo Special One. La Roma è andata in vantaggio (chiudendo di fatto già il match) con il rigore conquistato da Dybala e realizzato da Pellegrini. Giallorossi in controllo e più pericolosi, Bologna realmente vicino al pareggio solo nei minuti di recupero: provvidenziali gli interventi di Smalling e Abraham. Un po’ d’apprensione per Mourinho, che nella ripresa ha richiamato la Joya in panchina per crampi e lo ha rimpiazzato con Bove.

Difesa compatta e contropiede, azzeccatisima la tattica di Luca Gotti che ha permesso allo Spezia di chiudere il primo tempo sul doppio vantaggio. L’1-0 all’8’ con Gyasi, bravissimo ad anticipare Toloi e Sportiello, il raddoppio con Nzola poco dopo la mezz’ora. L’Atalanta, che ha dovuto far fronte anche al ko di Zapata, ha gestito molto di più il possesso palla e si è svegliata soltanto nel finale: Hojlund ha iniziato la rimonta, Pasalic l’ha completata al 93’ sbucando sul traversone di Koopmeiners.

Dominio e sofferenza Milan all’Arechi. Nonostante la buona prestazione del neo acquisto Ochoa, la squadra rossonera è riuscita sin da subito a mettere le cose in chiaro portandosi sul doppio vantaggio già nel quarto d’ora di apertura. Prima il solito Leao (stavolta in gol con il sinistro) e poi la ribattuta vincente di Tonali, alla seconda firma stagionale dopo quella decisiva nella trasferta di Verona. Nella ripresa la Salernitana ha infiammato il suo pubblico, deliziandolo con la girata di Bonazzoli (83’) e con tante altre parate del messicano: il risultato (annullato il tris di Diaz dal Var) non è però cambiato. Altra partita sottotono di De Ketelaere, entrato al 62’ e mai realmente pericoloso.

Risultato un po’ a sorpresa al Mapei Stadium. Messo da parte il filotto di ko consecutivi, la Samp nel primo tempo ha offerto una super prestazione che ha strappato gli applausi di Stankovic: la rovesciata sotto porta di Gabbiadini e il mancino dalla distanza di Augello nel giro di tre minuti hanno mandato allo sbando il Sassuolo. Copione nettamente diverso quando le squadre sono rientrate dagli spogliatoi: Berardi (64’) ha dimezzato il divario su rigore, poi però un grande Audero ha evitato la rimonta degli emiliani.

Contro un Monza a due facce, grigio nel primo tempo, arrembante nel secondo, la Fiorentina ha dovuto accontentarsi di un punto dopo aver dominato la prima parte del match ed essere passata in vantaggio grazie alla prodezza di Cabral. I cambi decisi da Palladino nell'intervallo hanno scosso il suo gruppo che ha trovato il pareggio con Carlos Augusto. Alla fine un risultato che non fa gridare allo scandalo: entrambe le squadre avrebbero potuto vincere o perdere, i rimpianti maggiori li ha comunque la Fiorentina cui non è bastata la spinta dei 30.000 del Franchi. Da segnalare il ritorno di Castrovilli a quasi 9 mesi dal grave infortunio al ginocchio sinistro e quello di Pablò Marì dopo l'aggressione subita 70 giorni fa in un centro commerciale ad Assago quando fu accoltellato alla schiena mentre era con la famiglia.

È finito 1-1 il posticipo della Dacia Arena tra Udinese ed Empoli. I padroni di casa che avrebbero forse meritato qualcosa di più sono andati in vantaggi dopo soli tre minuti grazie al gol di Baldanzi. Il neo acquisto Caputo riceve palla in area, la difende bene e serve Baldanzi a rimorchio che con il destro incrocia sul palo lontano e trafigge Silvestri per l'1-0. I bianconeri provano a reagire e al 23' Arslan va al cross dalla sinistra trovando Beto, che di testa spedisce fuori. Al 28' Walace va vicino al pareggio quando va alla conclusione dalla distanza con il destro, con la palla che esce sulla destra di poco. Pereyra ci prova dal limite con un destro a giro che Vicario tocca quel tanto che basta per deviare la sfera sul palo. Gli uomini di Sottil meriterebbero il pari, ma vanno al riposo in svantaggio di una rete. La prima occasione della ripresa è firmata Success, che conclude con il destro dal limite con la palla che termina a lato di poco. I friulani continuano a insistere e al 25' trovano il meritato pareggio. Udogie entra in area dalla sinistra e serve all'indietro Pereyra che si fa trovare all'altezza del dischetto del rigore bucando Vicario nell'angolino con un tocco di prima intenzione. La partita sembra svoltare del tutto al 34', quando Akpa Akpro si prende il secondo giallo a causa di un fallo su uno scatenato Udogie lasciando così i ragazzi di Zanetti in dieci. I padroni di casa non riescono però a sfruttare la superiorità numerica e nel finale sbattono contro il muro eretto da Luperto e compagni.

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