Salento, ordinanza anti movida notturna a Lecce: stop alla musica alle 12 e locali chiusi entro le 2 - la Repubblica

2023-01-05 16:52:11 By : Ms. Lisa Tan

Stop a musica e suoni a mezzanotte e chiusura anticipata alle 2 per i pubblici esercizi del centro storico di Lecce. Il sindaco del capoluogo salentino, Carlo Salvemini, si allinea ai colleghi di Gallipoli, Castro, Porto Cesareo e Ugento e firma l'ordinanza per blindare la movida nelle ore notturne. "Ma così gli incassi si ridurranno drasticamente" è il coro che si alza compatto dagli esercenti che non vedono di buon occhio l'ordinanza. Il provvedimento, a dire il vero, era atteso da giorni e scaturisce dagli esiti di una riunione tenutasi in Prefettura in cui erano emerse gravi criticità sul fronte dell'ordine pubblico. Nelle ultime settimane, infatti, le vie della movida del capoluogo salentino si sono trasformate in un campo di battaglia: aggressioni, rapine e risse che hanno preoccupato e non poco le forze dell'ordine e gli amministratori.

Da qui, la richiesta da parte della Questura di disporre un'ordinanza nelle aree individuate come critiche del centro storico e di quello moderno. Il provvedimento, secondo le previsioni, dovrebbe promuovere una migliore convivenza fra le attività commerciali e i residenti nel segno di una maggiore vivibilità per tutti. Lecce, città a misura dei residenti e del turista nell'ottica dell'amministrazione comunale per consentire a tutti di poter lavorare, divertirsi e riposare. Per regolarizzare la movida e fissare dei paletti tra gli esercenti verrà distribuito un vademecum per fissare le regole in vigore su somministrazione di alcool e bevande, su tavolini e dehors, pulizia e decoro, musica e concerti. L'ordinanza, come prevedibile, ha sollevato più di qualche malumore tra gli addetti ai lavori, dal momento che la movida leccese è stata sempre attiva fino a notte fonda. Per alcuni gestori di pub si tratta dell'ennesima mazzata dopo le restrizioni causate dal Covid, in un periodo in cui i turisti affollano (ma non troppo) la città in cerca di divertimento notturno. 

"È un provvedimento privo di senso - dichiara Marco Lezzi, titolare del bar Galleria a due passi da uno dei tesori del barocco leccese, come la Chiesa di Santa Croce - che rischia di appesantire la situazione economica di tanti esercenti in un periodo in cui si fa tanta fatica ad andare avanti. È un modo per dirottare i turisti nelle marine lasciando allo sbaraglio il capoluogo. Non si combatte così la microcriminalità se pensa che nella zona in cui vivo gruppi di giovani bivaccano fino alle 4 della notte".

"È una vera e propria mazzata - è il commento di Stefano, titolare del pub Rubens - che mi trova in totale disaccordo perché si riduce e non di poco il flusso dei clienti. Se vede, poi, i flussi di quest'anno, nonostante quel che si dice in giro, si sono ridotti notevolmente e tra paura del covid e presenze in calo è difficile portare avanti un'attività come questa". "Non si risolvono i problemi di microcriminalità e i disagi per i residenti anticipando la chiusura della movida - è il pensiero di un dipendente di un altro locale del centro - ma intensificando i controlli e facendo sentire la presenza delle forze dell'ordine. Qualche voce fuori dal coro non manca. È il caso del titolare del bistrot Vico dei Bolognesi che parla di "un'ordinanza vantaggiosa per i suoi clienti perché così possono riposare tranquillamente senza dover sentire schiamazzi e urla fino a notte fonda".